26 Settembre 2019




Studio Legale Imperato
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Reati contro la Pubblica Amministrazione

I reati contro la Pubblica Amministrazione, come noto, sono posti a tutela dei principi costituzionali di buon andamento e imparzialità degli organi pubblici.

La disciplina dei reati dei pubblici ufficiali nei confronti della Pubblica Amministrazione, nel corso degli anni è stato oggetto di diverse riforme a partire dalla legge n. 190/2012, che oltre ad introdurre un generale innalzamento dei limiti edittali previsti per diverse fattispecie criminose, ha modificato sia l'ipotesi di concusssione sia quella di corruzione per il compimento di un atto d'ufficio, oltre ovviamente ad introdurre il reato di "traffico di influenze illecite" di cui all'art. 346 bis c.p. Senza dimenticare gli ulteriori interventi riformatori operanti con la legge n. 69/2015 e da ultimo la legge n. 3/2019 (c.d. legge spazzacorrotti).

Lo Studio assiste e difende i pubblici ufficiali e incaricati di pubblico servizio in tutti i reati previsti e disciplinati nel Titolo II del Libro II del Codice Penale.


Diritto penale del lavoro

La tutela penale posta a fondamento della difesa della salute e della sicurezza sul lavoro rappresenta indubbiamente uno degli aspetti caratterizzanti il cosiddetto diritto penale moderno che ha avuto il suo archetipo con il D.Lgs. n. 626/1994 fino ad arrivare al D.Lgs. n. 81/2008.

Completano l'ambito del diritto penale del lavoro le fattispecie criminose previste in materia di intermediazione ed interposizione della manodopera, in particolare quella della somministrazione illecita e fraudolenta, nonchè del c.d. caporalato di cui all'art. 603 bis c.p. Infine i reati in materia di previdenza obbligatoria e complementare e da ultimo le nuove fattispecie delittuose introdotte per garantire la corretta erogazione del reddito di cittadinanza.

Lo Studio fin dalla sua fondazione si è sempre occupato della tutela penale del lavoro, acquisendo una notevole esperienza nella difesa e assistenza di tutti i reati dettati in materia di legislazione penale attinente il bene giuridico dell'integrità psicofisica dei lavoratori.


Diritto penale dell'ambiente

Il diritto penale dell'ambiente rappresenta attualmente, senza dubbio, uno dei temi più importanti della scienza penalistica.

Ed infatti, al di là dei vari rapporti che testimoniano come le contestazioni aventi ad oggetto reati ambientali, soprattutto nel settore dei rifiuti, siano in progressivo aumento, suscita interesse l'evoluzione normativa predisposta dal Legislatore per contrastare tali fenomeni criminosi.

Lo Studio, anche in questo ambito, ha acquisito una diffusa conoscenza della normativa dettata in materia, seguendo costantemente l'evoluzione di detta disciplina a partire dal D.Lgs. n. 152/2006 sino alla legge n. 68/2015 che, come noto, ha modificato il Codice Penale introducendo il Titolo VI bis nel Libro II.


Responsabilità medico-chirurgica

La responsabilità medica, come noto, consiste nell'attribuzione di una colpa nei confronti di chi nell'esercizio di un'attività sanitaria provoca dei danni ai pazienti determinati da errori, omissioni o violazioni degli obbighi connessi all'attività stessa.

Si tratta di uno dei temi più complessi del diritto penale, non solo perchè attiene al rapporto tra il diritto alla salute e l'esercizio della professione medico sanitaria, ma soprattutto perchè in questi casi si pone il delicato problema giuridico dell'accertamento del nesso di causalità nei reati omissivi impropri.

La colpa medica, inoltre, è stata di recente oggetto di importanti interventi legislativi a partire dal D.L. n. 158/2012, poi convertito con modificazioni nella legge n. 189/2012 (c.d. legge Balduzzi) e da ultimo con la legge n. 24/2017 (c.d. legge Gelli-Bianco).


Diritto penale tributario

Il diritto penale tributario è uno dei settori del diritto penale più interessato dagli interventi legislativi nel corso degli anni. Ed infatti, archiviata l'esperienza normativa del D.L. n. 429/1982 e con esso il modello di tutela penale contro l'evasione basato sulla sola violazione amministrativa si è passati al D.Lgs. n. 74/2000, che ha invece introdotto un sistema penale tributario fondato sul principio di offensività e di sussidiarietà della tutela penale, mediante l'introduzione di fattispecie di reato di natura delittuosa tese a considerare solo il momento dichiarativo e non più le condotte prodromiche all'evazione.

Successivamente, nell'ottica di un modello di tutela penale maggiormente riscossivo sono state introdotte, tra il 2004 ed il 2006, l'omesso versamento delle ritenute certificate, l'omesso versamento IVA e l'indebita compensazione, che tuttavia, hanno finito col determinare problemi anche su un piano sovranazionale, come testimonato dalla sentenza della Corte di Giustizia sul caso Taricco. Infine, l'ultimo intervento legislativo realizzato mediante il D.Lgs. n. 128/2015 ed il D.Lgs. n. 158/2015.


Diritto penale fallimentare

La tutela penale in materia fallimentare mira a sanzionare tutte quelle condotte illecite poste in essere dall'imprenditore commerciale e da altri soggetti sia prima della dichiarazione di fallimento, sia durante le procedure concorsuali.

Le ipotesi di reato previste ed elencate nel Regio Decreto n. 267/1942 sono la bancarotta fraudolenta e quella semplice, le ipotesi di bancarotta impropria, il ricorso abusivo al credito, la denuncia di creditori inesistenti, l'omessa dichiarazione circa l'esistenza di altri beni da ricomprendere nell'inventario e l'inosservanza dell'obbligo di residenza e dell'obbligo di depositare, nelle ventiquattro ore dalla dichiarazione di fallimento, i bilanci e le scritture contabili.

Da ultimo va segnalato il D.Lgs. n. 5/2006, dettato in materia di riforma delle procedure concorsuali, il quale ha determinato importanti conseguenze sulle ipotesi di reato fallimentare, nonchè, de iure condendo, il D.Lgs. n. 14/2019, che ha introdotto la nuova disciplina della crisi d'impresa e dell'insolvenza.


Responsabilità amministrativa delle società e degli enti

Il D.Lgs. n. 231/2001 costituisce un intervento normativo molto importante, in quanto per la prima volta viene introdotta nel nostro ordinamento la responsabilità diretta delle persone giuridiche quale conseguenza degli illeciti penali commessi da coloro i quali agiscono in nome e per conto della società stessa.

Trattasi di un'autentica novità, considerato che il nostro ordinamento si basa sul principio costituzionale, di cui all'art. 27 comma 1 della Costituzione, in forza del quale la responsabilità penale è personale e di conseguenza la persona giuridica non può essere destinataria di sanzioni penali perchè incapace di "atteggiamento volitivo colpevole". Da qui il brocardo societas delinquere non potest.


Diritto penale dell'urbanistica e dell'edilizia

L'attuale sistema sanzionatorio penale previsto in materia di attività edilizia che è il portato di una lunga e complessa evoluzione normativa è contenuto nel T.U. dell'edilizia D.P.R. n. 380/2001 e succesive modifiche ed integrazioni.

Ciò nonostante, per quanto attiene le sanzioni penali, il predetto T.U. non si discosta di molto dal sistema sanzionatorio contenuto nella normativa previgente, di cui alla legge n. 45/1985, infatti le ipotesi di reato previste continuano ad essere ancora di natura contravvenzionale e sono così distinte:
1. Difformità parziale, totale e variazione essenziale (art. 44, lett. a);
2. Esecuzione di lavori in assenza del permesso di costruire (art. 44, lett. b);
3. Esecuzione di lavori in totale difformità del permesso di costruire (art. 44, lett. b);
4. Prosecuzione dei lavori nonostante l'ordine di sospensione (art. 44, lett. b);
5. Lottizzazione abusiva di terreni a scopo edilizio (art. 44, lett. c, prima parte);
6. Interventi abusivi nelle zone vincolate (art. 44, lett. c, seconda parte).